La quantità di siti archeologici presenti in Sardegna può portarci a definire questa terra come un museo a cielo aperto. I primi insediamenti risalgono al VI millennio a.C., si tratta quindi di popolazioni molto antiche delle quali, grazie alla sua conformazione geografica, oggi possiamo osservare conservazioni uniche. La civiltà sarda è considerata da sempre unica nel suo genere e mostra i suoi tratti distintivi nelle tradizioni e nella cultura.
Se stai organizzando una vacanza in Sardegna devi conoscere quali sono le tappe che non puoi perderti.
Le civiltà del passato in Sardegna
Tra le civiltà del passato quelle che hanno interessato l’isola sono state:
- il Prenuragico, dal 450.000 al 1.800 a.C., che coincide con la Preistoria e che si articola in 4 fasi: il Paleolitico, il Mesolitico, il Neolitico, l’Eneolitico;
- il Nuragico, dal 1.800 al 238 a.C., che prende il nome dal monumento simbolo dell’isola: il nuraghe;
- il Fenicio-Punico, dal IX sec. a.C. sino alla metà del VI sec. a.C.;
- il Romano.
In ognuna di queste epoche possiamo ricollegare un sito archeologico differente che, ancora oggi, ci racconta il fascino e i tratti distintivi dei diversi periodi storici.
Quali siti visitare in Sardegna?
Su Nuraxi a Barumini, il villaggio nuragico per eccellenza
Se desideri ammirare uno dei siti nuragici meglio conservati in Sardegna, ti suggeriamo di visitare Su Nuraxi a Barumini. Il villaggio risale al 1.500 a.C. ed è uno dei più grandi che, a partire dal 1997, è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Su Nuraxi è composto da una torre centrale e quattro torri unite tra loro da una cortina muraria. Le torri comunicano inoltre con il cortile, servito da un pozzo.
Attorno al nuraghe è presente un villaggio composto da circa cinquanta capanne con pianta circolare e coperte da tetti conici in legno e frasche.
Il ritrovamento di questo sito è frutto delle ricerche dell’archeologo Giovanni Lilliu che negli anni Cinquanta diresse i primi scavi. Secondo gli studi fatti, sembrerebbe che il villaggio sia composto da molte più capanne, forse 200, e che la popolazione che lo abitava poteva oscillare tra i 100 e i 1000 abitanti.
Area archeologica di Tharros, un museo a cielo aperto
L’antica città di Tharros è situata nella zona meridionale della Penisola del Sinis e ha origine alla fine dell’VIII secolo a.C.. Probabilmente era già abitata nel periodo fenicio e in quello nuragico ma è nel periodo romano che ha la sua massima espressione.
La collina Su Murru Mannu testimonia infatti la presenza del villaggio protostorico e nuragico. Tharros è stata per lungo tempo la città più importante della Sardegna, punto nevralgico degli scambi con l’Africa e la penisola Iberica.
Durante il periodo romano vennero edificate le terme, gli acquedotti, la rete viaria e ancora oggi possiamo ammirarne i resti.
Sito Archeologico Monte Prama, i giganti guerrieri dell’isola
L’ultimo sito di cui vogliamo parlarti è quello dei Giganti di Monte Prama. Il sito è stato scoperto in modo casuale nel 1974 quando, durante l’aratura di un campo, sono emersi dei frammenti di alcune sculture. Da quel momento sono iniziati i lavori per ridare luce a degli esemplari che hanno sconvolto il mondo intero: i Giganti di Mont’e Prama. Si tratta di sculture nuragiche, scolpite in arenaria gessosa, che raffigurano lottatori, spadaccini e arcieri, alti dai 2 metri ai 2 metri e mezzo, rinvenuti nei pressi di tombe. Poco distante da questo luogo è presente una necropoli, la più antica forma di sepoltura risalente al 1300 – 1200 a.C.
Come visitare l’isola?
Se visiti la Sardegna per la prima volta, devi sapere che gli spostamenti tra una destinazione e l’altra non sono sempre così immediati, soprattutto se scegli di affidarti ai mezzi pubblici. Il consiglio che ti diamo è quello di noleggiare un’auto così da poterti muovere liberamente. Puoi scegliere tra numerose agenzie di autonoleggio, come ad esempio www.ellepirental.com se arrivi all’aeroporto di Olbia, e trovare la vettura pronta al tuo arrivo.
Scegliere di noleggiare il mezzo di trasporto è particolarmente indicato soprattutto se hai in mente un tour itinerante, alla scoperta dei siti archeologici dislocati in tutta l’isola, dalla costa all’entroterra!