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Una vacanza nel Salento vuol dire partire alla scoperta di uno dei posti più incantevoli d’Italia (e del mondo). La bellezza, il sapore, il fascino, il mistero di una terra dal passato millenario, il bianco della pietra, il verde e il giallo dei campi coltivati e l’azzurro del cielo e del Mediterraneo sono tutti elementi che caratterizzano il Salento.

L’estate con il suo spumeggiare di feste e attrazioni per tutti, grandi e bambini, è ovviamente la stagione dell’arrembaggio da parte di turisti da ogni dove attratti non solo dal mare, ma anche dalla cucina, il vino e l’olio che qui è leggenda e dalla cultura. La zona infatti “parla greco” e “barocco” (non a caso al riguardo la città di Lecce viene chiamata la “Firenze del Sud”). Ma è godibilissima durante tutto l’anno, specialmente in primavera.

Sono tante le strutture ricettive del Salento, dove poter trascorre le proprie vacanze. Prima di scegliere dove andare, vi consigliamo di dare una lettura per scoprire la meta di vostro gradimento.

Cosa vedere nel Salento

Prima di tutto le spiagge. Il tratto di costa salentina che va da Otranto a Santa Maria di Leuca è tra i più affascinanti della Puglia. Da non perdere è Baia dei Turchi con le sue dune del colore dell’ocra, il profumo della pineta e un mare dalla limpidezza abbagliante. Un accenno storico: su questa baia sbarcarono gli Ottomani, gli autori dell’assedio di Otranto nel 1480.

C’è poi Torre dell’Orso con le sembianze di una mezzaluna distesa in mezzo a due scogliere. Le grotte, dove sono visibili antiche incisioni in greco e latino e i due bianchi faraglioni che si scorgono al largo, le conferiscono un aspetto “magico”.

Altre grotte famose sono le cosiddette Grotte della Poesia nel lido di Roca Vecchia a Melendugno. Così soprannominate perché meta di poeti in cerca di ispirazione per le loro opere. Sono delle meraviglie naturali di origine carsica il cui “tetto” è crollato donando loro una forma circolare che le fanno trasformare in piccoli laghi cristallini a pochi passi dal mare. Praticamente delle piscine di acqua salata a cielo aperto.

Il tour continua con Porto Badisco, un susseguirsi di piccole cale e Marina di Pescoluse una spiaggia bianchissima e finissima lunga 4 km con un mare splendido dai fondali bassi adatti anche ai più piccoli e minuscoli “isolotti” che spuntano qua e là.

Sembra di avventurarsi in un fiordo norvegese, circondati da “ali” di rocce: siamo a Cala dell’Acquaviva, la parvenza delle lontane terre del nord (anche per l’alquanto fredda temperatura dell’acqua) sotto ai piedi. Facile da raggiungere e con temperature dell’acqua decisamente più gradevoli è Lido Marini.

Se si è dei fan delle immersioni subacquee immancabile è una sosta a Torre Chianca, nel Parco Marino di Porto Cesareo. C’è un vero e proprio “museo archeologico” là sotto: una serie di antiche colonne romane costruite in porfido finite sui fondali di questo mare in seguito al naufragio dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano.

Baia di Porto Selvaggio è una piccola spiaggia rocciosa dalle acque color turchese circondata dal tipico bosco mediterraneo e dalla quale si può raggiungere la famosa Palude del Capitano. Se poi si vuole vedere in Puglia com’è fatto il suolo della Luna, c’è Punta Suina bruciata dal Sole e sferzata da un vento che diffonde gli odori della macchia mediterranea.

Le città del Salento

Una vacanza nel Salento non può prescindere dal visitare le sue città più importanti. La prima è Lecce, casa del barocco, con le facciate delle chiese e dei palazzi del centro storico costruite con la pietra del posto.

Tra gli stretti vicoli si incontrano ancora le botteghe di artigiani che lavorano, rigorosamente a mano, e vendono, uno dei prodotti tipici dell’artigianato locale: la cartapesta. Da vedere è la piazza centrale di Sant’Oronzo, “salotto” della città, la Basilica di Santa Croce, il Duomo, l’Anfiteatro romano e il Castello di Carlo V, oggi sede dell’Assessorato alla Cultura.

Gallipoli

È una delle mete più trendy della penisola salentina per la “pazza” movida che caratterizza le sue notti d’estate. C’è da perdersi per le viuzze del delizioso borgo che da solo rappresenta un’opera artistica di ineguagliabile bellezza.

La cittadina gode di numerosi punti panoramici dai quali sarà dolce perdersi con lo sguardo sullo scenografico mare Ionio. Molto nota a Gallipoli è l’asta al mercato del pesce dove si può trovare il meglio della pesca locale.

Al riguardo, al Porto Antico, si possono vedere le “paranze”, le caratteristiche barche usate dai “gallipolini” che praticano la pesca durante tutto l’anno. Uscendo dal centro storico poi ci si “tuffa” nello splendido mare di una spiaggia bellissima: la Spiaggia della Purità, il cui nome deriva dalla chiesa di Santa Maria della Purità posta nei dintorni.

Otranto

Andare in questa città, il luogo d’Italia che si trova più a est e quindi il primo nel nostro Paese a svegliarsi con la prima luce del giorno, è come fare una “passeggiata” nella storia. Rappresenta infatti “l’incontro/scontro” tra Occidente e Oriente ed è una delle culle delle antiche civiltà del Mediterraneo. Circondata da mura di difesa che nei secoli hanno visto l’assalto di greci, bizantini e aragonesi, nel suo cuore nasconde un “labirinto” di viuzze in cui risalta il bianco delle case.

Da visitare: la Chiesa Bizantina di San Pietro (si narra che il Santo abbia calpestato questa terra nel suo viaggio dalla Palestina alla Città Eterna), la Cattedrale con l’”Albero della Vita” e il Castello Aragonese. Il mare sul quale si affaccia è pari alla sua bellezza.

Santa Maria di Leuca

Siamo sulla punta dello Stivale Italiano. Da qui si “gusta” un tramonto sullo Ionio a dir poco indimenticabile e si può partire per altrettante indimenticabili escursioni in barca.

La Grecìa Salentina.

È la zona “ellefona” del Salento, formata dai Comuni di: Calimera (in greco significa buongiorno), Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino.

Qui ci si può immergere in feste tradizionali, ascoltare dialetti caratteristici, ballare al passo della taranta (famosa la “Notte della Taranta” che si tiene ad agosto) e della musica, assaporando piatti unici.

Un accenno all’enogastronomia

Da provare è il rustico leccese preparato con due fogli circolari di pasta sfoglia, con una farcitura a base di mozzarella, spezie quali il pepe e la noce moscata, besciamella e pomodoro.

Da assaggiare è poi la puccia, un pane alquanto consistente ripieno di olive. E poi, ovviamente, a farla da padrone è il pesce freschissimo e buonissimo pescato tutti i giorni: acciughe, sardine, sgombri, crostacei o molluschi e quant’altro si desideri, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se poi lo si accompagna a un ottimo vino bianco del territorio è l’elogio del mangiar bene.