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minorca

Nel momento in cui si pensa ad un viaggio da organizzare per le prossime ferie, è abbastanza facile intuire come l’intenzione sia quella di fare qualcosa di diverso rispetto al solito. Spesso e volentieri, il consiglio è quello di andare alla scoperta di luoghi un po’ meno affollati rispetto al solito, lontani dalle rotte principali dei turisti.

Per poter scoprire dei luoghi meravigliosi, ma anche un po’ meno conosciuti al grande pubblico, internet e alcuni siti di settore come BeBorghi.com tornano di certo utili. Ed ecco alcune info che abbiamo ritenuto essere parecchio interessanti per chi viaggia alla volta di quest’isola incantevole.

Minorca, questi sono i luoghi meno conosciuti

Minorca è diventata riserva della Biosfera oltre vent’anni fa, nel 1993 e, inoltre, è particolarmente apprezzata per via delle sue cale vergini, che si caratterizzano per avere un’acqua cristallina che non può lasciare indifferenti, come ad esempio a Punta Prima.

Rispetto ai luoghi più conosciuti di Minorca, però, ce ne sono alcuni che sono meno battuti dalle rotte turistiche, ma che, visitandoli, permettono di scoprire la vera essenza di questa meravigliosa isola.

Pietra e vento si possono considerare come i due elementi più importanti dell’isola di Minorca, in cui si vive tra tra movida e lentezza. In effetti, il primo aspetto che impatta a livello estetico sull’isola è sicuramente legato alla presenza di un gran numero di rocce che si caratterizzano per avere le colorazioni più disparate. Se volete ammirare qualche panorama davvero eccezionale, allora non si può non fare una visita a Punta Rotja e Ses Penyes d’Egipte.

Ad ogni modo, la pietra maggiormente diffusa è rappresentata dal “marés”, che da sempre viene impiegata da parte dei minorchini nella realizzazione degli edifici, e le cave presenti proprio riferite alla sua estrazione si possono considerare un esempio e una testimonianza perfetti.

Le cave maggiormente conosciute sono quelle di S’Hostal, che si trova nei pressi di Ciutadella. L’associazione Lithica è stata in grado di recuperare le superfici, realizzando dei labirinti e piantando anche un gran numero di alberi, senza dimenticare le numerose visite guidate e una serie di eventi veramente molto interessanti. Le cave di Santa Ponça, che si trova nei pressi di Alaior, rappresentano un ottimo esempio di quanto la vegetazione sia sconfinata oltre le pareti di estrazione, con un effetto finale veramente eccezionale.

L’isola dei 7 fari

In pochi lo sanno, ma Minorca è stata più di una volta ribattezzata come l’isola dei 7 fari. Ciascuno, infatti, si caratterizza per avere una storia diversa, ma sono in modo particolare i paesaggi a rappresentare quel tocco in più dal punto di vista estetico che lasciano senza parole.

Punta Nati si trova proprio in quella che viene denominata “Minorca secca”: il paesaggio è molto brullo, con una vegetazione praticamente azzerata, in cui si possono trovare muri realizzate con pietre, ma anche tante pecore, senza dimenticare un elevato numero di capperi e piante di camomilla. Il faro urbano di Sa Farola è quello che si trova a Ciutadella: una passeggiata che si snoda dal porto di Ciutadella fino a Cala’n Blanes è un’esperienza davvero da fare.

Spostandosi verso la zona sud-occidentale dell’isola, troviamo Cap d’Artrutx, uno dei pochissimi fari che sono collocati proprio a livello del mare. Invece, Cavalleria, d’altro canto, è il faro che si trova sulle scogliere dall’altezza maggiore, collocate nell’antichissimo porto romano di Sanitja. Nella zona nord-orientale, invece, troviamo Favàritx, un faro che è diventato molto famoso per via del suo paesaggio che ricorda da molto vicino quello che è presente sulla luna. Il Faro de Sant Carles, invece, venne realizzato direttamente sui resti del Castello di Sant Felip: nei pressi di questo faro si può fare una meravigliosa visita al Forte di Malborough.